Nuova Riveduta:

1Re 2:29

Fu riferito al re Salomone: «Ioab si è rifugiato nel tabernacolo del SIGNORE, e sta accanto all'altare». Allora Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, dicendogli: «Va', colpiscilo!»

C.E.I.:

1Re 2:29

Fu riferito al re Salomone come Ioab si fosse rifugiato nella tenda del Signore e si fosse posto al fianco dell'altare. Salomone inviò Benaià figlio di Ioiadà con l'ordine: «Va', colpiscilo!».

Nuova Diodati:

1Re 2:29

Fu quindi riferito al re Salomone: «Joab si è rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno ed è vicino all'altare». Allora Salomone mandò Benaiah, figlio di Jehoiada, dicendogli: «Va', colpiscilo!».

Riveduta 2020:

1Re 2:29

E fu detto al re Salomone: “Ioab si è rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno e sta vicino all'altare”. Allora Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, dicendogli: “Va', scagliati contro di lui!”.

La Parola è Vita:

1Re 2:29

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Re 2:29

E fu detto al re Salomone: 'Joab s'è rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno, e sta presso l'altare'. Allora Salomone mandò Benaia, figliuolo di Jehoiada, dicendogli: 'Va', avventati contro di lui!'

Ricciotti:

1Re 2:29

Ma annunziato al re Salomone che Joab si era rifugiato nel tabernacolo del Signore e si trovava presso l'altare, Salomone mandò Banaia figlio di Joiada, dicendogli: «Va', e uccidilo».

Tintori:

1Re 2:29

Fu riferito a Salomone che Gioab si era rifugiato nel Tabernacolo del Signore e che stava presso l'altare. Salomone però mandò Banaia, figlio di Ioiada, con quest'ordine: «Va e uccidilo».

Martini:

1Re 2:29

E fu riferito al re Salomone, come Gioab si era rifugiato nel tabernacolo del Signore, e si stava presso all'altare. E Salomone mandò Banaia figliuolo di Joiada, e dissegli: Va, e uccidilo.

Diodati:

1Re 2:29

E fu rapportato al re Salomone che Ioab si era rifuggito al Tabernacolo del Signore, e ch'egli era appresso dell'Altare. E Salomone mandò Benaia, figliuolo di Ioiada, dicendo: Va', avventati sopra lui.

Commentario abbreviato:

1Re 2:29

26 Versetti 26-34

Le parole di Salomone ad Abiatar, e il suo silenzio, lasciano intendere che si è trattato di una recente congiura. Coloro che si mostrano gentili con il popolo di Dio se ne ricorderanno a loro vantaggio. Per questo motivo Salomone risparmia la vita di Abiatar, ma lo destituisce dalle sue funzioni. In caso di peccati che il sangue delle bestie avrebbe espiato, l'altare era un rifugio, ma non nel caso di Ioab. Salomone guarda verso l'alto a Dio come autore della pace e verso l'eternità come sua perfezione. Il Signore della pace stesso ci dà quella pace che è eterna.

Riferimenti incrociati:

1Re 2:29

Eso 21:14; Ez 9:6; 1P 4:17
1Re 2:25,31,46

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